Perchè consultare uno psicologo?

Lo psicologo si occupa di prevenzione, diagnosi psicologica, abilitazione-riabilitazione e sostegno, attività queste rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. La più grande opportunità che può dare l’analisi psicologica è dare un’alternativa. Un’alternativa su come affrontare quotidianamente il mondo che ci circonda, imparando a conoscere la complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti e evidenziando come i problemi emotivi siano in gran parte il prodotto di credenze disfunzionali che si mantengono nel tempo.

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Perchè consultare uno psicologo?

Lo psicologo si occupa di prevenzione, diagnosi psicologica, abilitazione-riabilitazione e sostegno, attività queste rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. La più grande opportunità che può dare l’analisi psicologica è dare un’alternativa. Un’alternativa su come affrontare quotidianamente il mondo che ci circonda, imparando a conoscere la complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti e evidenziando come i problemi emotivi siano in gran parte il prodotto di credenze disfunzionali che si mantengono nel tempo.

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Cos’è l’autismo?

L’autismo è una condizione che esordisce nei primi anni di vita di un bambino. Le aree prevalentemente interessate sono:

COMPORTAMENTI COMUNICATIVI NON VERBALI

Il bambino mostra difficoltà nel contatto visivo, nell’uso dei gesti, incapacità di adattare il proprio comportamento ai diversi contesti sociali e disinteresse verso i coetanei.

COMUNICAZIONE E INTERAZIONE SOCIALE

Il bambino mostra difficoltà nel sostenere e mantenere una conversazione con l’altro e nel sostenere un’interazione con i coetanei adeguata al livello di sviluppo.

INTERESSI RISTRETTI O RIPETITIVI

 Il bambino mostra disagio nel cambiare attività o luoghi. Usa il linguaggio, oggetti e il proprio corpo in modo ripetitivo e stereotipato: sfarfallio delle mani, ripetizione frasi e allineare oggetti.

Scopri come riconoscere i segnali

Cos’è l’autismo?

L’autismo è una condizione che esordisce nei primi anni di vita di un bambino. Le aree prevalentemente interessate sono:

COMPORTAMENTI COMUNICATIVI NON VERBALI

Il bambino mostra difficoltà nel contatto visivo, nell’uso dei gesti, incapacità di adattare il proprio comportamento ai diversi contesti sociali e disinteresse verso i coetanei.

COMUNICAZIONE E INTERAZIONE SOCIALE

Il bambino mostra difficoltà nel sostenere e mantenere una conversazione con l’altro e nel sostenere un’interazione con i coetanei adeguata al livello di sviluppo.

INTERESSI RISTRETTI O RIPETITIVI

 Il bambino mostra disagio nel cambiare attività o luoghi. Usa il linguaggio, oggetti e il proprio corpo in modo ripetitivo e stereotipato: sfarfallio delle mani, ripetizione frasi e allineare oggetti.

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